Cracovia è una delle poche città europee in cui non ho fatto tappa durante le mie scorribande giovanili in interrail su e giù per l’Europa e così quest’estate ho deciso di visitare questa città dell’Est che mi ha sempre incuriosito per il fascino che emana.
E non sono rimasto deluso. Passeggiare tra le vie di Cracovia significa respirare l’arte e la storia della Polonia e non solo.

Al contrario di Varsavia, infatti, Cracovia non ha subito danni durante la seconda guerra mondiale e girando per le via della città si possono vedere palazzi antichi e chiese gotiche, piazze storiche.

Un consiglio: se vi piace andare in bicicletta noleggiatene una e visitate la città sfrecciando sulle numerose piste ciclabili. La più bella è quella che costeggia la Vistola e permette di andare da una periferia all’altra della città attraversando i numerosi parchi che ci sono lungo il fiume.

L’angolo più bello? Difficile decidere. Ecco alcuni dei posti che hanno colpito di più la mia curiosità di turista e di fotografo.

La collina del Wawel

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La collina del Wawel svetta (poco più di 200 m!!!) sulla riva settentrionale della Vistola ed è il luogo dove si trovano il Palazzo Reale e la Cattedrale. Entrando nel cortile del Palazzo Reale sembra di fare un salto indietro al periodo del Rinascimento italiano. Infatti, pur essendo di origini medioevali(all’interno di un piccolo edificio si vedono le vecchie fondamenta), l’edificio è stato ricostruito nel XVI secolo su disegni commissionati dal re Sigismondo I° ad architetti italiani.

Gli interni sono magnifici e molto ben conservati, con decorazioni e mobili risalenti ai vari periodi storici di occupazione del castello.
La visita dell’edificio (consiglio di prenotare prima) prevede il passaggio per le stanze ufficiali, gli appartamenti privati, la camera del tesoro con l’armeria, le stanze dell’arte orientale e i giardini.

Si respira un’atmosfera intrisa di eventi storici anche drammatici, perché la Polonia ha raggiunto l’unità e l’individualità di Stato con vicissitudini molto tormentate, di cui alcune parti del Castello danno piena testimonianza.
Vicino al Palazzo si trova la cattedrale gotica dei Santi Stanislao e Venceslao, dove venivano incoronati i re polacchi.
L’interno è un po’ cupo forse perché vi si trovano una serie di tombe di personaggi illustri polacchi, ma vale la pena visitarla con attenzione e scoprire le storie legate ai re e alle regine ivi sepolti.

Sul versante occidentale della collina Wawel si trovano le caverne del Drago.
Secondo la leggenda queste grotte erano la tana di un drago che pretendeva dagli abitanti di Cracovia un sacrificio umano, consistente in giovani vergini che lui divorava. Un giorno, un ragazzo si ribellò e gli diede in pasto un agnello ripieno di zolfo, la bestia per dissetarsi bevve dal fiume Vistola tanta acqua fino a scoppiare e la città fu liberata da questo incubo
In ricordo di questa leggenda, il drago, simbolo di Cracovia, all’ingresso delle caverne, sulla riva della Vistola si trova una folkloristica statua del drago che sputa fuoco dalla bocca.

Il quartiere di Kazimierz

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Kazimierz, il vecchio ghetto ebraico emana un fascino particolare. Io ho alloggiato qui, all’Hotel Maayan, in un carinissimo appartamento in Ulica Miodowa 27.
Presso la Guest Rooms si possono affittare delle biciclette che sono sempre un ottimo mezzo per visitare la città.

Kazimierz è il quartiere delle sinagoghe, del cimitero ebraico, e dei ristoranti ebraici con cucina kasher, dove non è raro trovare locali come l’Hotel Bistrò Dom Casimi, o il magnifico Hotel Ristorante Klezmer in cui le sale sono arredate con un gusto un po’ retrò e le tavole sono apparecchiate con pizzi e merletti, candele e un trio di musicisti che suona e canta in lingua yiddish.

Molto caratteristica è Plac Nowy, piazzetta con moltissimi pub frequentati dai giovani universitari di Cracovia.
Qui con 6/8 zloty (2 Euro circa) si può bere una buona birra accompagnata da uno zapiekanki. Questi gustosissimi crostoni si possono acquistare ovunque, ma i più buoni sembrano esser quelli venduti all’Okrąglak, nel centro della piazza.
Alla sera potreste dover fare anche 15 minuti di coda per poterne gustare uno…

Sempre a Kazimierz ho conosciuto un simpaticissimo italiano che, dopo aver lavorato molti anni in giro per il mondo, ha deciso di aprire un grazioso locale in Plac Wolnica 13.

Antonio sta cercando con successo di far conoscere alla città i prodotti italiani, organizzando serate a tema e servendo al mattino degli ottimi cappuccini, o a pranzo primi accompagnati da un buon vino.

Se invece volete cenare assaporando i piatti tradizionali polacchi, non perdetevi una spettacolare serata al Chłopskie Jadło in Ulica Agnieszki 1 a Cracovia.
Purtroppo non ricordo il nome della zuppa servita dentro una pagnotta svuotata… E’ ottima, provatela !!!!
Nell’ambito del cibo tradizionale, anche il Pierogi Festival nel mese di agosto è un appuntamento da non perdere.

Per non dimenticare

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A Cracovia, come in molte altre città in Europa, gli ebrei hanno vissuto momenti terribili durante la seconda guerra mondiale.

E’ qui che Schindler aveva la sua fabbrica di vettovaglie smaltate, dove ha salvato migliaia di ebrei con il pretesto di impiegarli come manodopera gratuita.

Nella periferia di Cracovia, proprio dove si trovava la fabbrica, è stato inaugurato nella primavera del 2010 un museo dedicato al Signor Oskar Schindler, la cui vicenda è magistralmente raccontata da Steven Spielberg nel film Schindler’s List.

Vi consiglio di visitarlo perché lungo i corridoi della fabbrica dove sono esposti reperti e documenti non solo degli eventi legati alla vicenda di Schindler, ma anche all’occupazione nazista in Polonia viene data la possibilità di scoprire e comprendere meglio una delle pagine terribili della nostra storia.

E a proposito di ciò, una visita a Cracovia non può ritenersi completa se non ci si spinge fino ad Auschwitz – Oświęcim e Birkenau, i campi di sterminio nazisti che si trovano a pochi chilometri dalla città.

Ma di questi luoghi vi parlerò in un altro Blog

Per chi invece non ama la vacanza fai da te, allora si può sempre organizzare un viaggio in Polonia chiedendo aiuto ad uno del tanti operatori on line.

Un saluto a tutti, e vi invito a visitare le novità della mia galleria fotografica.